Invertire camera e cucina: tre soluzioni per creare un’abitazione conviviale, proiettata verso l’esterno
Una drastica inversione della zona giorno e della zona notte consente di realizzare una ridistribuzione degli spazi a servizio delle nuove esigenze dell’abitare
La distribuzione degli ambienti deve seguire uno schema di ripartizione che sia in grado di donare un ordine funzionale agli spazi interni in base alle tendenze abitative odierne. Invertire la zona giorno e la zona notte è spesso l’unica strada per raggiungere risultati in linea con le aspettative del committente. In edifici datati con planimetria spesso molto frammentata, il ribaltamento planimetrico, abbinato alla demolizione di alcuni tramezzi consente, infatti, di creare grandi open space multifunzionali comunicanti con lo spazio esterno, così da ampliare ulteriormente l’area destinata alla convivialità.
Distribuzione funzionale
L’open space in cui confluiscono ingresso, cucina e soggiorno e la volontà di unire la zona giorno con le aree esterne della casa grazie a grandi aperture vetrate è la soluzione più richiesta. Ciò permette di vivere al meglio lo spazio outdoor di giardini e terrazzi. Quando possibile, è preferibile collocare la zona giorno verso i balconi esterni con la migliore esposizione in modo da creare ulteriore spazio per accogliere gli ospiti o per concedersi momenti di relax. Al contempo, le camere da letto, affacciate sul cortile retrostante, godranno così di una maggiore tranquillità. «La collocazione ideale della zona destinata alla preparazione dei cibi è sulla parete libera più distante dall’ingresso – raccontano gli architetti dello Studio Officina 8A di Torino -. Divenendo parte integrante della zona giorno, la cucina è progettata per soddisfare le necessità dell’open space, un ambiente aperto e flessibile dove la convivialità incontra le necessità dell’attuale abitare».
Orientamento
Gli ambienti maggiormente vissuti, come salone e cucina, necessitano della luce e del calore del sole e andrebbero orientati verso sud per sfruttare i vantaggi della radiazione solare anche in inverno. In estate, è importante, inoltre, prevedere delle schermature solari in prossimità delle aperture per limitare l’eccessivo calore dovuto all’irraggiamento solare. «Il migliore risutato nella progettazione della zona giorno si ottiene quando viene connessa con lo spazio esterno – spiega l’architetto Sara Edalatkhah di Roma-. Se cucina e soggiorno sono direttamente collegati a balconi e terrazzi, potranno godere della luce naturale, dell’aria pulita e nelle belle giornate lo spazio potrà ampliarsi creando una zona giorno più grande tra interno ed esterno». In questi casi, è importante prevedere sistemi di protezione che garantiscano il giusto grado di privacy.
Fattibilità impiantistica
Lo spostamento della cucina in altra sede è possibile quando lo scarico funziona correttamente per gravità, condizione che avviene solo quando la pendenza è corretta. «Le tubazioni di scarico degli apparecchi della cucina devono avere una pendenza minima dell’1 %, cioè per ogni metro di lunghezza bisogna abbassarsi di un centimetro – spiegano gli architetti Filippo Chiesa Ricotti e Luigi Iovino dello studio Gruppo Tre Architetti di Milano -. Quando le tubazioni sono sottotraccia e su un’unica parete, con posizionamento lineare e senza curve, la pendenza è facilmente realizzabile». Situazione ben diversa quando le tubazioni dovranno essere poste a pavimento. In questo caso lo spessore del massetto è determinante per la fattibilità dell’intervento.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Aprile 2023
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