Tutti intorno all’isola: 3 soluzioni per una casa contemporanea con spazi fluidi e conviviali in cui condividere idee e ricette
Connubio perfetto tra estetica ed efficienza, le cucine con isola sono versatili e modulabili per soddisfare le esigenze del vivere contemporaneo, offrendo soluzioni funzionali e di design
In una casa dallo stile contemporaneo che spesso si traduce nella presenza di un accogliente open space, la cucina con isola è la soluzione ideale. «Sinonimo di design ricercato, permette di vivere la preparazione del cibo come un atto conviviale e di suddividere idealmente la zona cottura dal living» spiega l’architetto Michele Della Vecchia.
Dimensioni
La cucina con isola richiede spazio, essendo composta da basi e colonne accostate alla parete e da un volume collocato a centro stanza di dimensioni variabili, costituito da basi modulari affiancate. La profondità minima è di 60 cm ma può aumentare con l’aggiunta di un piano snack, di un vano a giorno o di un ulteriore modulo alle spalle, per un totale di 120 cm. In senso longitudinale, la misura minima è solitamente di 180 cm – tre basi – a cui possono sommarsi altri moduli. L’ampiezza della stanza deve essere adeguata ad assicurare un passaggio di circa 100/120 cm per muoversi intorno al bancone e per consentire agevolmente l’apertura delle ante e dei cassetti. Nel caso di ambienti di dimensioni inferiori, si possono valutare soluzioni più compatte e ridurre i passaggi laterali.
Aspetti tecnici
La cucina ad isola è perfetta per ottimizzare gli spazi di cottura, lavaggio e dispensa secondo lo schema del “triangolo di lavoro” per cui almeno una di queste funzioni è collocata sull’isola. Fondamentale, in questo caso, valutare la fattibilità. Lavello, fuochi o altri elettrodomestici necessitano, infatti, di attacchi idrici e/o elettrici che devono essere accuratamente predisposti. In fase di ristrutturazione, purché si preveda il rifacimento dei pavimenti e previa progettazione da parte di un esperto, si deve stabilire la posizione esatta degli impianti a pavimento, oltre a una eventuale canalizzazione per la cappa aspirante – a soffitto o integrata nel piano cottura – obbligatoria in caso di fornello a gas. «Se non è possibile predisporre l’ambiente con lavori edili – spiega la designer Gloria Carolina Quattro -, si può realizzare una controparete o una pedana in cui far passare gli impianti o, in alternativa, utilizzare l’isola solo come vano contenitore e piano di lavoro».
Soluzioni di design
Nel caso di cucina inserita nell’open space, è importante adottare alcuni accorgimenti così da ottenere un risultato estetico gradevole. Innanzitutto, valutare la posizione dell’isola che deve separare le due zone, living e cottura, facendo attenzione a bilanciare gli spazi, ricercando allineamenti e simmetrie rispetto all’ambiente complessivo. Il lato dell’isola rivolto verso il living può ospitare mensole o dettagli d’arredo per integrarsi al soggiorno. Come suggerisce l’interior designer Andrea Castrignano «scegliere finiture d’impatto, con superfici riflettenti o materiche per le ante e per il piano di lavoro valorizza l’intero ambiente». Nei modelli con top a sbalzo si può utilizzare il piano come area dedicata al pranzo oppure porre il tavolo in continuità, a un livello più basso.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di marzo 2024
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