Pareti divisorie: 3 idee per separare gli spazi con porte vetrate che lasciano filtrare la luce
Le pareti divisorie vetrate delimitano lo spazio ampliandone la percezione e lasciando fluire la luce naturale, sono molto funzionali e donano stile ed eleganza ad ogni ambiente
Lo stile di vita contemporaneo ha modificato alcune caratteristiche proprie delle case d’altri tempi, una fra tutte la presenza di camere adibite a usi differenti. Gli open space sono, oggi, sempre più usuali in case progettate all’insegna della convivialità, in cui si cerca di ridurre i percorsi, sfruttando al massimo i metri quadri a disposizione. “Spesso si ha l’esigenza di suddividere lo spazio unico per differenziare le specifiche funzioni senza creare discontinuità visiva. In questo caso, – spiega l’architetto Luigi Longo – il mio suggerimento è introdurre pareti vetrate che lasciano passare la luce naturale e, da aperte, mettono in comunicazione gli ambienti.”
Aspetti tecnici
Da pavimento a soffitto oppure collocate su un davanzale, le pareti in vetro vengono erroneamente assimilate a una partizione amovibile. In realtà, qualora si decida di inserire una parete vetrata in un ambiente, quest’ultimo va dimensionato rispettando le superfici minime e verificando la correttezza dei rapporti aeranti e illuminanti, stabiliti dai regolamenti edilizi locali. Altro aspetto importante riguarda la sicurezza. Le pareti vetrate devono essere certificate dal produttore in caso di urto accidentale e devono essere correttamente installate. Per questo, è consigliabile rivolgersi sempre a dei professionisti.
Tipologie
La scelta della tipologia di parete vetrata da inserire dipende dal progetto complessivo dell’ambiente. I vetri fissi costituiscono una separazione netta mentre le pareti con ante a battente, singole o multiple, sono adatte a spazi ampi dove la movimentazione non interferisce con i percorsi o con gli arredi. Quelle con ante scorrevoli non ingombrano ma consentono un’apertura solamente parziale, sovrapponendosi una sull’altra; in alternativa, quelle con apertura a libro possono essere impacchettate a lato facendo scomparire totalmente la parete. “L’elemento risulterà più o meno isolante – spiega l’architetto Marco Bartolucci – in base al tipo di struttura – a telaio con montanti e traversi oppure con binari, incassati o fissati a soffitto e/o a pavimento – e al materiale di cui è costituita – ferro, alluminio o legno.” I vetri possono essere trasparenti, opachi, smerigliati, acidati, decorati o colorati per creare inaspettati effetti cromatici.
Soluzioni d’arredo
Le possibilità di personalizzazione sono molteplici, per adeguarsi a ogni esigenza funzionale ed estetica. Nel caso di divisione fra soggiorno e cottura, le pareti vetrate sono utili per impedire che gli odori si diffondano nella zona living e per celare alla vista le parti operative della cucina ma consentono una visuale dell’intero spazio che risulta, comunque, omogeneo e più ampio. Stesso principio nella divisione tra zona giorno e zona notte in cui la privacy è garantita ma lo spazio resta unico e armonico. In camera da letto si può creare un bagno o una cabina armadio, schermati da pareti trasparenti, facendo attenzione a tenere questi ambienti in ordine.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di maggio 2024
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