Zona giorno e notte: 3 soluzioni per invertire gli ambienti e vivere meglio

di Fiorella Maglianico

Zona giorno e notte: 3 soluzioni per invertire gli ambienti e vivere meglio
Foto di Luca Miserocchi

Approccio innovativo per la progettazione della casa, l’inversione di zona giorno e notte porta significativi benefici in termini di ottimizzazione dello spazio, comfort e personalizzazione

Adeguandosi al cambiamento delle abitudini quotidiane, il progetto della casa si plasma, oggi, sulle esigenze della committenza e sulla valorizzazione dei caratteri propri dell’immobile, abbandonando i canoni che prevedevano soluzioni distributive abbastanza rigide. “Talvolta può rivelarsi utile invertire la zona giorno e la zona notte della casa, ribaltando le funzioni in favore di una migliore vivibilità, favorendo la visuale migliore e la luce diurna per il living.” spiega l’architetta Selina Bertola di Nomade Architettura.

Considerazioni preliminari

Una delle prime cose da fare è studiare l’orientamento nord/sud dell’unità abitativa per stabilire l’andamento dell’illuminazione naturale. A seconda delle abitudini si potrà, in questo modo, definire quali funzioni attribuire agli ambienti più soleggiati e per quali spazi, invece, affidarsi all’illuminazione artificiale, più controllata. Da ciò, trae giovamento anche il comfort termico. Le camere da letto, situate in zone più fresche e meno esposte al sole, possono beneficiare di un ambiente più confortevole per dormire. Living e cucina, possono essere collocati in zone che beneficiano di una migliore esposizione solare, sfruttando il riscaldamento naturale durante i mesi invernali.

Aspetti tecnici

Verificare la possibilità di spostare gli spazi tipicamente destinati alle attività diurne nelle aree solitamente riservate al riposo, e viceversa, è compito del professionista. È necessario conoscere la posizione degli impianti condominiali e verificare che ci sia abbastanza spessore del massetto per realizzare la corretta pendenza degli scarichi – almeno il 2 % per le acque nere, l’1% per la cucina. Come sottolineato dalle architette Alessia Cavalli e Francesca Smaldore di Caleidoscopio Architettura, “valutare la fattibilità tecnica è la priorità. Prima di proporre il capovolgimento delle funzioni, è essenziale pianificare lo spostamento di impianti idrici, elettrici e di riscaldamento ed, eventualmente, ipotizzare soluzioni creative come una parete o un gradino per il passaggio delle tubazioni.”

Soluzioni distributive

Scelta apparentemente controcorrente, l’inversione delle zone giorno e notte può rivelarsi vincente se si attuano alcuni accorgimenti. Nel caso di camere da letto poste vicino all’ingresso, è necessario, ad esempio, creare una zona filtro, uno spazio distributivo all’ingresso che proietti idealmente lo sguardo verso il living, togliendo l’attenzione dalla zona notte. “Se l’immobile è dotato di un terrazzo o gode di una visuale particolarmente piacevole, è preferibile situare la zona giorno in questa posizione. Dare priorità alla luce e alla fluidità dei percorsi lasciandosi guidare dalla connessione con gli ambienti esterni – consiglia l’architetto Luca Miserocchi di studio META- – perseguire la creazione di uno spazio funzionale, quindi, invece di preferire conformazioni tradizionali ma poco in armonia con l’involucro.”

Zona giorno e notte: 3 soluzioni per invertire gli ambienti e vivere meglio
Foto di Simone Furiosi

Dimora con vista

di Nomade Architettura

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Foto di Luca Miserocchi

Luminose tonalità

di Studio Meta-

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Foto di Morena Valente

Accogliente involucro

di Caleidoscopio Architettura

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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di luglio 2024

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