Continuità cromatica: 3 progetti in cui cucina e living sono connessi dall’uso uniforme del colore
Con scelte mirate e consapevoli, il colore diventa strumento creativo per raccordare visivamente un open space ampio in cui le diverse aree funzionali sono distinte ma ben amalgamate
Sempre più usuale nelle case moderne, l’open space è ideale per ottimizzare gli spazi e vivere la zona giorno in modo conviviale. Questo grande ambiente prevede la coesistenza delle funzioni cottura e living che, sebbene possano essere idealmente indipendenti, grazie ad alcuni accorgimenti, possono essere percepite come parte di un unicum. In un progetto di interior design, il colore gioca un ruolo essenziale per compattare spazi dalla forma allungata o una planimetria che risulta frammentata nella disposizione perché consente di connettere visivamente due o più aree.
Soluzioni d’arredo
Il primo passo per ottenere un open space armonico è scegliere una palette di colori comune per cucina e soggiorno. Questo non significa necessariamente proporre lo stesso colore dappertutto, ma piuttosto scegliere tonalità complementari tra loro. Utilizzare diverse gradazioni dello stesso colore può creare un effetto omogeneo senza risultare monotono o, al contrario, eccessivo. «A seconda dell’entità delle lavorazioni e del budget a disposizione, si può decidere di osare con il colore solo sulle pareti realizzando un intervento poco invasivo e dal costo contenuto ma dal forte impatto estetico, oppure proporre una determinata tinta. Potrebbe essere la finitura di mobili o arredi su misura o l’intera cucina, il divano o la parete attrezzata, soluzione più onerosa ma dal risultato assicurato» spiega l’architetto Lavinia Modesti dello studio DeFerrari+Modesti. Introdurre elementi di connessione che contengano almeno un dettaglio del colore comune tra cucina e living può rafforzare la continuità cromatica. Ad esempio, un tappeto in soggiorno che riprende i colori del paraschizzi della cucina, oppure cuscini o tende con inserti della stessa tinta delle ante o del lampadario della cucina, legano e coordinano i due spazi insieme.
Richiami stilistici
Adeguandosi al nuovo modo di vivere, gli ambienti assumono caratteri sempre in divenire. Le pareti bianche e le cromie neutre a cui, talvolta, erano abbinati elementi colorati o in essenza, hanno lasciato spazio a colori vivaci e definiti – idropitture, smalti o carte da parati dalle fantasie sgargianti e personalizzate – che invadono l’ambiente e ne diventano protagonisti. Come suggerisce l’architetto Valeria Di Cola «I differenti materiali – il legno del mobilio o dei pavimenti, i tessuti dei tendaggi o delle tappezzerie, le ceramiche dei rivestimenti -, servono a creare dinamismo e praticità, ma i loro colori sono sempre riconducibili a un’unica palette che dà un senso di continuità al contesto». La cucina stessa, che un tempo era realizzata in essenza o con toni pastello per mimetizzarsi e scomparire nell’ambiente, oggi assume un proprio carattere e diventa elemento d’arredo, prosieguo del soggiorno di cui condivide tonalità e finiture, anche grazie alle proposte del mercato di uniformarla esteticamente a una parete attrezzata.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di settembre 2024
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