Pilastri e colonne: le soluzioni per valorizzare le strutture portanti

di Leonardo Selvetti

Pilastri e colonne: le soluzioni per valorizzare le strutture portanti

In una ristrutturazione, pilastri e colonne portanti impongono vincoli da rispettare. Sebbene non siano eliminabili, è possibile nasconderli, evidenziarli o dargli nuove funzioni

Trasformare un elemento architettonico potenzialmente di disturbo, ridefinendolo in chiave estetica e funzionale, fino a renderlo coprotagonista dell’identità di un’abitazione. Si tratta di un proposito che, in una ristrutturazione, bene si adatta al caso delle strutture portanti. Pilastri e colonne non possono essere eliminati né spostati, ne va della stabilità dell’edificio, e lo stesso vale per le eventuali colonne montanti contenenti tubature di scarico che percorrono i diversi piani. In questi casi, è possibile scegliere di nascondere gli elementi portanti, magari all’interno di un’armadiatura, di evidenziarli e “smaterializzarli”, attraverso colori e carte da parati, o di dargli una nuova funzione, ad esempio creandogli attorno strutture in cartongesso. È bene fare la scelta tenendo sempre in considerazione lo stile dell’arredamento, l’illuminazione e la distribuzione degli ambienti.

Nascondere e integrare. Una soluzione è creare una sovrastruttura di servizio – ripostiglio o armadiatura – in modo che la struttura portante ne resti all’interno. Oppure, si può allungare il pilastro con pareti in cartongesso e trasformarlo in una nuova quinta divisoria. Ancora, si può lavorare per duplicazione: aggiungendo all’interno dell’appartamento colonne simili al pilastro, in modo che questo non rimanga un elemento singolo e appariscente, o creando rivestimenti di specchi. In questo secondo caso, la struttura muraria viene nascosta e il gioco di riflessi che si crea contribuisce a espandere lo spazio a livello visivo e a veicolare la luminosità indoor.

Evidenziare e “smaterializzare”. All’estremo opposto rispetto alle scelte già presentate, si pone l’idea di enfatizzare al massimo le strutture portanti e renderle protagoniste dell’arredamento e dell’estetica dell’ambiente domestico. Una possibilità è quella di andare a creare una differenziazione in tinteggiatura nella casa, attraverso la scelta di un particolare colore o l’applicazione di una carta da parati, magari con grafiche e texture tali da renderlo un elemento fortemente iconico e distinto dal resto. Si può anche decidere di creare giochi di illuminazione attorno ai pilastri e alle colonne, attraverso l’installazione di applique o di strisce di led verticali.

Ridefinire e dare nuove funzionalità. Poiché rappresentano la stabilità stessa dell’edificio, non si può agire direttamente sulle strutture portanti né ridimensionarle. Per conservarne l’integrità e, al contempo, trasformarle nella forma e nella funzione, è possibile cucirgli addosso dei “vestiti”. Ovvero, progettare e creare attorno a esse strutture multifunzionali in cartongesso, magari con piani a sbalzo da sfruttare come scrittoio, spazio per vani contenitore e pareti con mensole e nicchie di varie dimensioni. Chi è predisposto al green o chi vive in centro città senza avere l’opportunità di godere di un giardino privato, può considerare l’idea di creare colonne di piante ornamentali.

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