Rigenerazioni sostenibili
Gli incentivi previsti nel “decreto rilancio” rappresentano un’opportunità per riqualificare borghi montani e centri storici, in un’ottica green e smart
Il Superbonus 110% per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni è una misura fondamentale per la ripartenza dell’Italia nella Fase 2. Un piano che è stato esteso anche alle seconde case (salvo quelle di lusso), agli impianti ad altissima efficienza e alle comunità energetiche, e che quindi avrà un impatto notevole anche in luoghi meno popolati, come i borghi montani e i piccoli Comuni. Una fetta di territorio italiano non indifferente, come racconta Marco Bussone – Presidente Nazionale Uncem, l’Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti Montani –, che potrebbe così rinascere: «nei 5552 piccoli Comuni d’Italia si trova una casa vuota ogni due occupate: il 15% di quelle disponibili ospitano circa 300.000 abitanti, e le opere di adeguamento edilizio potrebbero valere 2 miliardi di euro nella rigenerazione e occupare decine di migliaia di nuovi addetti.
In Piemonte, per esempio, si parla di 30.000 nuovi residenti potenziali in 800 piccoli Comuni». Un passo importante verso «un Green new deal europeo, per puntare su decarbonizzazione e riduzione dei consumi»…
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare agosto 2020
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