Luce zenitale: 3 proposte in cui le finestre sul tetto creano ambienti ampi e sostenibili
Grazie alla luce zenitale è possibile illuminare in modo costante, omogeneo e naturale uno spazio, ampliare la sua percezione e creare un ambiente unico, accogliente e sostenibile
La luce naturale contribuisce in modo significativo a determinare comfort e vivibilità. Spesso, sottovalutata, la luce zenitale – quella che entra negli spazi interni dall’alto attraverso aperture poste su un tetto piano, inclinato o su superfici elevate – costituisce una valida opportunità per illuminare adeguatamente l’ambiente e renderlo unico. «In un progetto è fondamentale lo studio complessivo dell’illuminazione. La luce zenitale, costante e diffusa, è un’ottima base che va integrata, ove possibile, con superfici trasparenti verticali o, in alternativa, con un’illuminazione artificiale ragionata» suggerisce l’interior designer Paola Marè.
Tipologie
A seconda della conformazione del solaio e della tipologia di serramento si otterrà un effetto differente. Dai classici lucernari – per tetti piani o inclinati – ideali per spazi ampi come zona giorno e camere da letto, alle cupole di luce la cui forma permette di catturare la luce solare da diverse angolazioni durante tutto il giorno. Dagli abbaini, oggi tornati in auge con una rivisitazione contemporanea, che consentono l’ingresso di una luce direzionale e più tenue rispetto a un lucernaio, alle finestre “a shed”, poste nella parte alta delle pareti di edifici industriali poi convertiti in abitazioni, che creano un’illuminazione indiretta, ampliando la percezione dello spazio. «L’orientamento della casa condiziona l’effetto della luce zenitale all’interno degli ambienti – spiega l’architetto Selina Bertola – direzionale e intenso se esposta a sud, tenue e omogeneo se esposta a nord».
Normativa
Dal punto di vista tecnico, è necessario seguire alcune linee guida generali. Il D.M. 5 luglio 1975, pur non facendo esplicito riferimento alla luce zenitale, stabilisce che la superficie apribile non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento. Importante verificare che i regolamenti locali – edilizio e d’igiene – non applichino misure più restrittive. Ad esempio, il regolamento edilizio di Milano cita “I serramenti a ribalta e i lucernari possono essere computati per l’intera luce architettonica se apribili con angolo maggiore o uguale a 30°”. Nel caso di ampliamento o realizzazione ex novo di bucature sul tetto, sarà necessario ottenere specifiche autorizzazioni richiedendo permessi differenti – Scia, Permesso di costruire e/o Autorizzazione paesaggistica – a seconda della tipologia di intervento e verificare eventuali limitazioni condominiali.
Vantaggi
La luce zenitale è meno influenzata dall’orientamento delle superfici trasparenti o dalla presenza di ostacoli vicini, diffonde la luce in modo uniforme riducendo ombre marcate e creando un’illuminazione più bilanciata e piacevole. Le bucature in alto aumentano la sensazione di spazio e profondità offrendo un contatto diretto con l’esterno e assicurando discrezione e privacy. Sfruttare la luce naturale durante il giorno può contribuire, inoltre, a un significativo risparmio energetico.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di novembre 2024
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