Mix di pavimenti: 3 idee per accostare materiali diversi e donare nuovo carattere agli ambienti
Mantenere i pavimenti esistenti quando sono diversi tra loro o progettare i suoli come una superficie da comporre con più di un materiale è una nuova tendenza nella ristrutturazione
Il pavimento è uno strumento progettuale di grande forza espressiva. Nella varietà di stili che oggi caratterizza l’interior design, dove la voce “contaminazione” ha un significato importante, quella di considerare il pavimento come una possibilità per caratterizzare gli ambienti è un’opzione interessante. Oltre che uniformare gli spazi con un total look, il pavimento può creare effetti visivi particolari, delineare diverse aree in un open space, caratterizzare la stanza che si apre oltre una porta. Nella ristrutturazione, la tendenza a recuperare e a valorizzare le preesistenze di pregio inglobandole armonicamente con il nuovo progetto porta a considerare una serie di scelte formali creative per far convivere vecchio e nuovo.
Stesso materiale ma epoche diverse
Il parquet è una soluzione trasversale, contemporanea ma con una storia importante. In una ristrutturazione si cerca di recuperarlo, anche perchè il legno può quasi sempre essere restaurato, lamato, levigato, verniciato e l’aria un po’ vissuta ne aumenta il fascino. «Gli edifici Liberty e della prima metà del Novecento – dice l’architetto Michele Jacopo Laezza, fondatore con Giosuè Violante dello studio 2A Architetti – sono una parte significativa del patrimonio architettonico italiano più pregiato, alla base di tante ristrutturazioni. Nelle parti nobili delle abitazioni, i parquet originali sono posati con lo stile dell’epoca, che prevedeva una parte centrale a spina, delimitata da una bindella in noce che serve ad ammortizzare eventuali piccoli aggiustamenti del pavimento, poi completato con listelli posati con il lato più corto contro la parete. Agli schemi di posa storici, si può accostare lo stesso materiale, il legno, con varie modalità: per esempio affidando il passaggio estetico a una posa di stile più contemporaneo».
Nuova planimetria
La pianta originale nelle ristrutturazioni molto spesso cambia e la nuova divisione non coincide con l’originale. «Ma i pavimenti esistenti – spiega l’architetto Giorgio Laeta – a volte sono pregiate soluzioni decorate in materiali d’epoca come graniglia, maiolica, terrazzo veneto. Una sorta di tappeto nelle stanze che è bello mantenere procedendo solo dove è necessario alla sostituzione dei pezzi danneggiati. A questa base, si possono accostare altri materiali come parquet, porzioni in marmo, resina».
Conservare ed esaltare
Il fascinoso aspetto leggermente fané di pavimenti originali e pregiati può essere il punto di partenza per altre scelte di rivestimento che ne mettono in evidenza la bellezza. È quello che accade spesso, con diverse modalità. «Nelle ristrutturazioni – dice l’architetto Andrea Rossi di Atelierzero – la scelta di una pavimentazione continua e neutra in resina o in materiali cementizi per le parti nuove può fondersi con la ricchezza visiva dei pavimenti esistenti di qualsiasi natura, mettendoli in risalto».
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di settembre 2024
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