Salti di quota: tre progetti con spazi dinamici e armonici grazie all’uso del cartongesso e di led nascosti
Progettare gli spazi inserendo i controsoffitti in cartongesso, per appartamenti accoglienti e di carattere, sempre all’insegna della creatività
Il controsoffitto è una struttura orizzontale posta al di sotto del solaio, a una quota inferiore o aderente a esso, composta da due elementi principali: una struttura di sostegno e un tamponamento. I materiali generalmente più utilizzati sono i profili metallici come scheletro e i pannelli in cartongesso come tamponamento.
Normativa. Senza dimenticare i dettami del D.M. 5 luglio 1975 che impone 270 centimetri come altezza minima per i vani principali della casa e 240 centimetri per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli, l’uso dei controsoffitti è determinante nella progettazione di uno spazio accogliente e armonico. È consigliabile, infatti, limitare l’altezza di ambienti di dimensioni ridotte per restituire proporzionalità allo spazio. Come suggerisce l’architetto Giacomo Nasini, «progettare ambienti ribassati aiuta a dare una nuova chiave di lettura allo spazio; si può decidere di comprimere un ingresso o un corridoio in modo da essere percepiti come una zona di passaggio per poi generare una sensazione di maggiore ampiezza quando si arriva nell’ambiente principale a tutta altezza». Valore estetico, quindi, ma anche pratico. È indubbia l’utilità del controsoffitto per rimodulare lo spazio o enfatizzare prospettive e allineamenti oltre che per razionalizzare case con planimetrie frammentarie e irregolari.
Funzionalità. «La scelta di introdurre isole sospese – racconta l’architetto Nicolò Micheli dello studio MM Interni – è spesso dettata dall’esigenza di delimitare spazi con funzioni ben definite all’interno di ambienti in cui le stesse si svolgono contemporaneamente come avviene in un open space». Il controsoffitto può contribuire a un miglior comfort acustico dell’ambiente tramite l’utilizzo di lastre in cartongesso accoppiate a specifici materiali fonoisolanti e fonoassorbenti. Se una casa non è ben coibentata si incorre nel fenomeno della dispersione termica. Una valida ed economica soluzione può essere la tecnica dell’insufflaggio, inserendo del materiale isolante nell’intercapedine fra solaio e cartongesso. Inoltre, il controsoffitto permette di nascondere alla vista impianti elettrici, impianti di riscaldamento o condizionamento, oltre che eventuali imperfezioni del solaio tipiche degli edifici più datati.
Illuminazione. «Sempre con moderazione, l’introduzione di controsoffitti dalle forme più o meno elaborate – spiega l’architetto Alberto Bianchi dello studio Bianchi&Bosoni – consente di creare interessanti scenari luminosi». All’interno dei pannelli di cartongesso, geometrici o stondati, è possibile inglobare strip led per ottenere una luce indiretta oppure faretti incassati rasomuro per un’illuminazione puntuale e diretta. Inserire una fonte luminosa in gole o nicchie realizzate appositamente nel cartongesso crea un effetto molto gradevole. La luce può essere direzionata verso il soffitto o verso la parete sottostante per valorizzare dettagli architettonici o definire zone funzionali.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Dicembre-Gennaio 2023
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