Un bagno in più: 3 planimetrie riviste per aggiungere spazio al benessere
Nelle ristrutturazioni, una delle richieste più comuni è l’esigenza di ricavare un secondo bagno. Vediamo, in tre progetti, le diverse soluzioni che si possono adottare
Capita spesso che, negli appartamenti costruiti prima degli anni ‘70, si trovi un solo locale di servizio, anche se l’abitazione è di dimensioni medio-grandi. Una caratteristica molto comune all’epoca, che rispondeva a esigenze molto diverse nel modo di utilizzare gli spazi abitativi, che comprendevano anche la presenza di grandi ingressi, corridoi bui, piccoli cucinini e ambienti ben separati tra salotto, sala da pranzo e tinello. Oggi però le esigenze sono molto cambiate e anche nelle abitazioni più piccole, o dove vivono solo una o due persone, il secondo bagno è diventato imprescindibile.
Legislazione
In molte zone d’Italia, le norme per la costruzione di un secondo bagno sono meno restrittive rispetto a quelle che riguardano il bagno principale della casa. Sono ammesse dimensioni più contenute e sistemi di areazione forzata, in sostituzione di una finestra. Si può fare anche a meno del bidet, se c’è un wc a doppia funzione. «Che venga ricavato dal frazionamento di uno già esistente o sia realizzato in un nuovo locale creato ad hoc, il secondo servizio va progettato seguendo le norme contenute nel Regolamento edilizio del proprio Comune – spiega l’architetto Tommaso Giunchi -. Per questo non esiste una regola valida in tutte le località, anzi, si riscontrano differenze anche notevoli sul territorio nazionale».
Scarichi
Se ricavato vicino a quello principale, il secondo bagno ne può sfruttare gli impianti, semplificando i lavori, con conseguente risparmio di tempo e denaro nella ristrutturazione. «Uno dei vincoli nella realizzazione di un locale di servizio in più è il collegamento del nuovo wc alla colonna di scarico esistente e in una casa ce n’è generalmente una sola – continua l’esperto -. Tanto più ci si allontana da questa, quanto più servirà rialzare il pavimento per posizionare il tubo di connessione con la corretta pendenza dell’1%».
Tipi di intervento
Per ricavare un secondo bagno in un appartamento esistono infinite soluzioni, il cui unico confine è la fantasia dei progettisti. Si può, per esempio, ricavare due bagni da un unico ambiente sufficientemente grande, creando una doccia passante. Oppure si può creare un bagno en-suite, chiudendo una porzione della stanza in semplice muratura oppure in altri materiali come vetro, legno, metallo. Se le altezze lo permettono, si può altresì rialzare la camera da letto su un soppalco e dedicare l’intero spazio sottostante alla stanza da bagno. Nel caso dei bagni lunghi e stretti tipici degli anni ‘70, infine, si può prevedere una divisione diversa, che giochi con linee oblique o angoli tortuosi a creare comode e capienti nicchie in cui inserire la doccia, i sanitari o le armadiature. A questo si aggiungono poi le numerosissime proposte di materiali e colori per i rivestimenti. Non resta che scatenare l’immaginazione.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di luglio 2024
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