Arredi su misura: tre soluzioni disegnate dall’architetto
Massimizzare costi, risorse e tempi di ristrutturazione attraverso un progetto gestito su misura dall’architetto, dalla struttura alle finiture, con un’unica logica formale
Molti sono i pregiudizi legati alla progettazione sartoriale. Può apparire più costosa perché il lavoro dell’architetto è maggiore e perché si può temere una deriva artistica e di design che aumenta il pregio dell’immobile insieme alla sua richiesta economica. Ma il coinvolgimento del progettista in ogni aspetto dei lavori, dalla struttura all’interior design fino alla creazione stessa dei componenti di arredo, rappresenta una soluzione che consente di ottimizzare tempi, costi e risorse. Non solo. Attraverso un lavoro pensato ad hoc, è possibile, a maggior ragione in case caratterizzate ognuna dalla sua storia, «valorizzare l’unicità di ogni spazio – spiega Luca Scardulla, architetto dello studio di architettura Llabb – e, insieme, creare un fil rouge di stile, texture e colori che diano un’identità alla casa» e ne mettano in comunicazione i diversi ambienti, rispondendo a un’unica logica formale.
Tempi. «Realizzare con un disegno originale e materiali scelti personalmente un elemento strutturale o di arredo – spiega Nicola Brembilla, fondatore dello studio di architettura Hypnos – consente di aggirare l’attesa di componenti specifiche o della lavorazione di un artigiano. In particolare, scegliere parti già pronte come pannelli o tubolari che sono sempre disponibili e che possono essere riadattati permette di non dipendere da nessuna figura terza». Inoltre, mantenere un margine di flessibilità a livello degli accessori e delle parti progettate su misura consente di non allungare gli eventuali tempi di attesa, ma di trovare la soluzione più rapida da applicare a ogni situazione.
Costi. Se è il progettista a tenere le fila dell’intero lavoro, il budget diventa molto più gestibile attraverso la scelta delle lavorazioni e dell’accessoristica. «Su richiesta – dichiara Lorenzo Trompetto, architetto dello studio di architettura Gosplan –, si può optare anche per mobili realizzati con materiali poverissimi che non si trovano in commercio. In questo modo, il livello di customizzazione si alza molto, ma il costo rimane contenuto». Sulla base delle necessità di ognuno, l’architetto sa indirizzarsi verso le finiture e gli accessori più adatti, ma, dal momento che tutto dipende da un unico progetto, si può scegliere di investire maggiormente in un aspetto invece che in un altro, compensando le spese per raggiungere il risultato migliore possibile.
Risorse. Seguire dall’inizio alla fine il lavoro «dà la possibilità di risolvere in maniera più libera alcuni problemi – spiega Lorenzo Trompetto – senza doversi irrigidire su logiche di produzione e di standardizzazione del mercato». Diventa, dunque, più semplice rispondere a esigenze specifiche e adattarsi al meglio alle condizioni in cui ci si trova con il minimo delle risorse, poiché «con lo stesso materiale e con le medesime finiture – prosegue l’architetto –, si possono effettuare diverse lavorazioni e realizzare elementi differenti, senza dover acquistare, per esempio, troppe vernici». In breve, «progettare su misura – conclude Brembilla – consente di massimizzare quello che si ha». Senza sprechi.
Progettazione veloce, precisa e pratica
di Studio di Architettura Hypnos
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Colori e materiali: le funzioni dello spazio
di Studio di Architettura Gosplan
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Dare continuità alla luminosità
di Studio di Architettura Llabb
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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare marzo 2021
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