Su più livelli: proposte per sfruttare i volumi in altezza
Case piccole o abitazioni dai soffitti alti: un soppalco consente di fruire al meglio dello spazio e moltiplicare la metratura. Ma non solo. Gli elementi da tenere in considerazione per abitare su più livelli sono molti
Quando la metratura è ristretta, e lo spazio si sviluppa in altezza, abitare secondo prospettive orizzontali può essere limitante. Un progetto che segue linee tracciate verso l’alto, invece, permette di sfruttare tutte e tre le dimensioni del volume di una casa, valorizzando anche punti che altrimenti resterebbero vuoti. Si ottengono, così, giochi prospettici che rendono l’ambiente indoor più dinamico e funzionale, creando al contempo un’atmosfera giovane e personale. O, al contrario, si può scegliere di lasciare libero lo spazio in altezza, così da godere dell’ariosità di un soffitto alto, progettando i livelli in modo che siano il meno presenti possibile. Nel caso, invece, in cui l’abitazione sia già strutturata su due piani, ma sia mal distribuita, la scala giusta pensata per il posto più adatto consente di riorganizzare i collegamenti tra gli ambienti interni per vivere al meglio lo spazio con percorsi armonici e razionali tra le sue diverse zone.
Altezze. Dettaglio fondamentale per realizzare un solaio intermedio è la distanza che lo separa dal piano di calpestio e dal soffitto della struttura. «La tipologia di progettazione di un soppalco – spiega Elena Tomlenova, architetto dello studio Archventil – cambia sulla base della funzione per cui è pensato. Nel caso sia un intervento strutturale, occorre rispettare le altezze minime fissate dalle normative: i metri sopra e sotto il piano devono essere di almeno 2,10. Nel caso, invece, si utilizzi il legno come materiale da costruzione, l’intervento è classificato come arredo».
La scala. «La scala è l’elemento più complicato della casa: è il punto nodale di distribuzione tra più livelli o all’interno del livello stesso, perché deve essere baricentrica rispetto all’intera pianta». Ne è convinto l’architetto Dario Castellino che, nell’intervento di ristrutturazione che mostriamo come “Soluzione 2”, è partito proprio da questo elemento per dare nuova funzionalità alla casa. «La rampa deve essere situata nel punto più strategico per non obbligare a percorsi lunghi per fruire della metratura – prosegue il progettista –. E bisogna affiancarle elementi strutturali per renderla più fruibile, valutando se è meglio inserirla in un vano stretto che occupi meno spazio o trasformarla in oggetto scenografico». Peraltro, la scala rischia di rappresentare un vincolo per interventi futuri, perché può favorire o bloccare nuovi sviluppi in tempi diversi. Allora sarà fondamentale pensarla per porre le coordinate di una casa che possa avere diverse configurazioni.
Luce. Creando o chiudendo piani diversi, si può rischiare di perdere luminosità all’interno dell’abitazione o generare un effetto di vaga claustrofobia. «Vetrate ampie o a tutta altezza e giochi di specchi – conclude Elena Tomlenova – possono modificare la percezione di uno spazio ristretto, amplificando la luminosità. Allo stesso modo, anche utilizzare in maniera sapiente i colori consente di alleggerire gli elementi presenti riducendone l’ingombro ottico. Così, anche se risulta controintuitivo, soppalchi e scale tinti di nero hanno un impatto minore dei corrispettivi in bianco e quasi scompaiono alla vista».
Doppia altezza versatile
di Architetti di Martins + Afonso Atelier de design
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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare giugno 2021
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